SHRINKFLATION, UN FENOMENO CHE NON RIGUARDA IL TONNO IN SCATOLA

SHRINKFLATION, UN FENOMENO CHE NON RIGUARDA IL TONNO IN SCATOLA

Tonno e Zinco

Recentemente alcuni media stanno parlando di shrinkflation , la cosiddetta “sgrammatura” definita come una tecnica di marketing attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati. Sul tema è intervenuta qualche giorno fa anche l’Autorità antitrust.

Negli articoli che stanno trattando l’argomento, talvolta si è collegato erroneamente il fenomeno alla scatoletta di tonno. In qualità di Associazione Nazionale dei Conservieri Ittici e delle Tonnare, il cui ruolo è quello di tutelare a livello nazionale, europeo e globale le aziende italiane produttrici di conserve ittiche, è nostro dovere fare chiarezza e rassicurare il consumatore sull’assenza di legame del fenomeno con il tonno in scatola: sugli scaffali saranno sempre presenti scatolette di tonno con la quantità minima di prodotto richiesta dalla legge. Il contenuto di tonno della confezione singola non può essere diminuito al di sotto dei valori minimi indicati dalla normativa europea di riferimento.

Il Regolamento CE 1536_92 che disciplina la produzione e commercializzazione del tonno in scatola impone infatti che “il rapporto tra il peso del pesce contenuto nel recipiente dopo sterilizzazione e il peso netto, espressi in grammi, deve essere al minimo:

– 65 % per il tonno in olio;

– 70 % per gli altri mezzi di copertura (salamoia).

Una confezione da 80 g di tonno in olio di oliva deve / dovrà avere almeno un peso sgocciolato di 52 g, pari al 65%.

Ricordiamo sempre che stiamo parlando di % minime. Di conseguenza sul mercato sono spesso presenti scatolette di tonno con % di pesce superiori. Infatti il Regolamento UE non vieta di incrementare il peso del pesce, oltre le % indicate.

A tal proposito, è opportuno evidenziare il comportamento virtuoso delle Aziende del settore che – in caso di riduzione del peso netto del prodotto per minor quantità d’olio inserito nella scatoletta (cd. Filo d’olio con peso  netto di 65 gr.) mantengono comunque una quantità di tonno (peso sgocciolato di 52g,) ben superiore a quella che sarebbe prescritta dal Regolamento europeo (43 gr) .

In buona sostanza,  la quantità di tonno nei formati da 80g e di 65 g è identica. Con ciò viene fugato ogni dubbio sul possibile coinvolgimento del tonno in scatola nella pratica della “sgrammatura”.

Al consumatore sarà sufficiente verificare il peso sgocciolato in etichetta per sapere quanto tonno è presente nella scatoletta.

 

 

Articolo pubblicato il 27/05/2022