Che il tonno in scatola fosse un alimento sano, nutriente, versatile e allo stesso tempo economico già lo sapevamo. Ma forse non tutti sanno che questo pesce in conserva è anche uno dei prodotti simbolo dell’alimentazione dello sportivo, come dimostra l’indagine Ancit/Doxa da cui emerge che per 7 italiani su 10 il tonno in scatola è considerato un alimento ideale per chi voglia tenersi in forma o pratica un’attività sportiva.
Sono proprio loro, la schiera degli sportivi, tra regolari e occasionali circa 25 milioni di italiani (pandemia permettendo), a confermarlo: il tonno è un ingrediente irrinunciabile della loro dieta, insieme a carni bianche, legumi, yogurt magro e bresaola.
I motivi? Basterebbe citare a questo proposito l’elevatissimo contenuto di proteine nobili – ben 25 g ogni 100 g di prodotto – che lo pone al vertice degli alimenti da preferire per migliorare il tono e l’efficienza delle nostre masse muscolari. Ma ci sono anche altri nutrienti, poco conosciuti ma fondamentali per il nostro organismo come la lisina e lo iodio, che lo rendono particolarmente adatto a chi predilige uno stile di vita ispirato al benessere e al movimento.
“Rispetto ad altri alimenti proteici come latticini e carni bianche – spiega il Prof Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – il tonno è tra i più ricchi di lisina, un amminoacido che favorisce la sintesi proteica ed ha un ruolo importante per la produzione di carnitina e quindi di energia durante l’attività sportiva. Allo stesso tempo va sottolineato come una scatoletta da 80 grammi fornisca da 26 a 52 µg di iodio ,che è un nutriente importante per la sintesi degli ormoni tiroidei e quindi per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea che modula tutte le attività metaboliche dell’individuo e regola l’accrescimento dei bambini”.
L’apporto di lisina e di iodio del tonno, conclude il Prof. Piretta, “è ottimale per la dieta dello sportivo ma anche più in generale per chi è nella fase della crescita, per gli adulti e per l’alimentazione nella terza e quarta età. Questi nutrienti, infatti, consentono il regolare sviluppo ed accrescimento nell’età evolutiva, ottimizzano il metabolismo dell’adulto, contrastano la perdita di masse muscolari nell’anziano e consentono un eccellente equilibrio psicofisico per garantire le migliori prestazioni atletiche”.