Che l’alimentazione influenzi l’umore non è più una convinzione popolare. Secondo l’indagine “Tonno in scatola e buonumore” condotta da AstraRicerche per ANCIT, il 90,3% degli italiani è consapevole del rapporto tra cibo e benessere psicologico. Una percentuale altissima che riflette un trend in crescita, confermato anche dall’aumento delle ricerche online su temi come “cibi per il buonumore” e “alimenti e serotonina”. È il segnale di un cambio di mentalità: il momento del pasto viene sempre più vissuto come un atto di cura verso il proprio equilibrio psicofisico.
La scienza supporta questa visione: l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. E proprio il modo in cui ci nutriamo può incidere in maniera determinante su come ci sentiamo ogni giorno.
Le tre regole d’oro per stare meglio a tavola
Più attenzione alle abitudini, meno agli eccessi
Il benessere mentale non dipende solo dagli ingredienti, ma anche da scelte e rituali quotidiani. La ricerca individua tre comportamenti chiave associati a un umore più stabile:
- Seguire una dieta varia ed equilibrata, limitando eccessi e grassi saturi
- Fare cinque pasti al giorno, per mantenere l’energia costante
- Mangiare in compagnia, considerato essenziale da quasi l’87% degli intervistati
Anche il contesto è determinante. Oltre l’82% degli italiani ritiene che consumare i pasti all’aperto contribuisca al benessere emotivo. In un mondo sempre più frenetico, prendersi del tempo per mangiare con calma e consapevolezza si rivela un gesto potente per la mente.
Mood food: quando i nutrienti fanno bene all’umore
Negli ultimi anni, il concetto di comfort food ha lasciato spazio a quello di mood food, ovvero alimenti in grado di influenzare positivamente l’umore grazie alla loro composizione nutrizionale.
Il ruolo chiave del triptofano
Tra i nutrienti protagonisti c’è il triptofano, un amminoacido essenziale che l’organismo utilizza per produrre:
- Serotonina, il neurotrasmettitore legato alla felicità
- Melatonina, che regola il sonno e i ritmi biologici.
Eppure, solo il 18,4% degli italiani collega il triptofano al benessere mentale, e appena l’8,4% sa che il tonno in scatola è tra le principali fonti alimentari di questo elemento prezioso.
Tonno in scatola: una miniera di triptofano e benessere
Sottovalutato da molti, il tonno in scatola si rivela uno degli alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale, particolarmente ricco di triptofano, con 280 mg ogni 100 g: più del tonno fresco (237 mg) e delle carni bianche (215 mg).
Un concentrato di nutrienti essenziali
Oltre al triptofano, il tonno in scatola apporta:
- Proteine nobili, fondamentali per i muscoli e il metabolismo
- Omega 3, preziosi per cuore, cervello e sistema nervoso
- Vitamine del gruppo B, essenziali per la produzione di energia
- Vitamina D, utile per l’equilibrio emotivo e le difese immunitarie
Inoltre, ha un profilo calorico contenuto: circa 190 kcal per 100 g nella versione sott’olio e appena 100 kcal nella variante in salamoia (Fonte: CREA). Si tratta quindi di un alimento leggero, completo e versatile, adatto a ogni momento della giornata.
Pasta al tonno: un piatto semplice che nutre anche l’umore
Un esempio concreto di mood food? La classica pasta al tonno. Una combinazione equilibrata di carboidrati e proteine che rende il triptofano più facilmente assimilabile, ottimizzandone l’effetto sull’umore.
“Consumare il tonno insieme ai carboidrati – spiega il nutrizionista Luca Piretta, Università Campus Bio-Medico di Roma – potenzia la disponibilità del triptofano per il cervello, stimolando così la produzione di serotonina e migliorando anche la qualità del sonno.”
I numeri del benessere
Un piatto composto da 80 g di pasta e 50 g di tonno in scatola fornisce 244 mg di triptofano, pari al fabbisogno giornaliero raccomandato per un adulto (245 mg, secondo la FAO). Una combinazione che garantisce energia, sazietà e buonumore, perfetta per affrontare la giornata con il giusto equilibrio.
Il pasto come esperienza emotiva
Non basta scegliere gli alimenti giusti: anche il modo in cui viviamo il momento del pasto ha un impatto diretto sul nostro benessere mentale.
“La condivisione del pasto stimola la produzione di serotonina e riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress” – afferma Vincenzo Russo, docente di psicologia dei consumi e neuromarketing presso l’Università IULM.
Mangiare con gli altri, in un clima sereno e rilassato, migliora l’umore e rafforza le relazioni sociali. Anche la luce solare, tipica dei pasti all’aperto, attiva i circuiti dopaminergici legati al piacere e alla motivazione. E così, il cibo diventa un veicolo di felicità e connessione.
Tonno in scatola: la scelta intelligente per la dieta moderna
Secondo la ricerca, quasi 6 italiani su 10 lo consumano almeno una volta a settimana, e 1 su 3 ha aumentato il consumo negli ultimi anni.
Perché il tonno in scatola è così amato?
Le ragioni sono numerose:
- Gusto e versatilità in cucina
- Alta praticità e lunga conservazione
- Assenza di conservanti
- Riduzione degli sprechi
- Ottima fonte proteica per chi fa sport
- Alternativa accessibile al pesce fresco
In un contesto in cui si cercano soluzioni alimentari nutrienti, veloci e bilanciate, il tonno in scatola risponde perfettamente alle esigenze della vita contemporanea.