Molti sanno che il tonno è ricco di proteine nobili, omega 3, varie vitamine, ecc. Ma questo, per quanto importante, non è tutto. Perché il tonno è ricco anche di selenio e zinco, due minerali indispensabili per combattere uno dei nemici della salute più evocati, negli ultimi anni, dalla comunicazione rivolta al consumatore: lo “stress ossidativo”.
Di che cosa si tratti, e quali siano le sue conseguenze per il nostro benessere, lo spiega con chiarezza il Prof. Luca Piretta gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma, “Ogni giorno si formano nelle cellule sostanze dannose che si chiamano radicali liberi e che sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (il DNA) aprendo la strada a processi di invecchiamento precoce e a tutta una serie di reazioni che sono all’origine di molte forme tumorali. Affinché i radicali liberi vengano inattivati e resi innocui è necessario che l’organismo umano si difenda quotidianamente con sistemi e composti antiossidanti. Tra gli oligoelementi con spiccata attività antiossidante si distinguono, appunto, il selenio e lo zinco”.
Qui entra in gioco il tonno in scatola che, continua il Prof. Piretta, “è una delle più importanti fonti di selenio per l’alimentazione degli italiani: sott’olio o al naturale, ne contiene in media 35 μg per 100 grammi di alimento, più del doppio delle carni (11-17 μg per 100 grammi) che pure sono considerate una buona fonte di selenio”. Poiché una persona adulta ne deve assumere in media 45 μg al giorno, quando si consumano 100 grammi di tonno sott’olio o al naturale, si copre la quasi totalità del fabbisogno quotidiano di selenio.
Non basta, perché il tonno – come accennato – è una buona fonte anche di zinco. “Il tonno in scatola – ricorda ancora il Prof. Piretta – apporta zinco in una quantità pari a circa 0,8 mg per 100 grammi di alimento (meno della carne ma più di latte e formaggi) di meno. Tuttavia – precisa – l’associazione zinco e selenio che si trova nel tonno fa sì che questo alimento rappresenti una delle migliori difese contro lo stress ossidativo”. Inoltre, lo zinco è coinvolto in numerose funzioni cellulari ed è fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva.
Un’alimentazione comprendente piatti a base di tonno in scatola può quindi essere utile per i ragazzi in fase di crescita. Ma non solo a loro: secondo alcuni studi, gli ultrasessantenni sono più a rischio di carenza di zinco per cause che vanno dalla ridotta capacità di assorbimento a problemi di masticazione fino all’interazione con eventuali farmaci. Il tonno, quindi, è uno degli alimenti indicati per la terza e quarta età grazie alle sue carni tenere e facili da masticare, digerire ed assorbire.